Palazzo Scaglia di Verrua è uno dei più antichi palazzi ancora esistenti in Torino, nel cuore della città, al n° 4 di Via Stampatori. Insieme al Duomo di San Giovanni è uno dei pochi esempi di architettura rinascimentale. Iniziato nel 1585 dall'abate Filiberto Scaglia di Verrua, ambasciatore e ministro, venne terminato nel secolo successivo da Gian Andrea Garabello, il palazzo presenta un cortile con loggiato affrescato da figure allegoriche che valorizzano anche la facciata.Gli affreschi delle facciate e del bel cortile, rari nei palazzi torinesi, rappresentano divinità e personaggi tra i quali forse gli stessi proprietari.
Alla morte di Filiberto Scaglia di Verrua l’edificio divenne proprietà della famiglia San Martino della Motta, infine della famiglia.
Gli Scaglia sono, sino dal Duecento, tra le principali famiglie sabaude.
Anna Felice Scaglia di Verrua, ultima discendente della famiglia (1735 - 1819) sposa il Conte Giuseppe San Martino della Motta, ramo che si estingue. Il palazzo passa quindi al Conte Raimondo Balbo Bertone di Sambuy.